3 approcci che devi evitare assolutamente per creare un portfolio efficace.
Non esiste un modo completamente giusto o completamente sbagliato per costruire il tuo portfolio fotografico o di design. Ogni azienda cerca qualcosa di diverso quando assume un designer, ogni potenziale cliente quando cerca un freelance, richiedono una diversa impostazione della tua presentazione. Del resto, se ci fosse un unico modo corretto, useremmo tutti uno stesso, noioso, modulo standard di presentazione.
Tuttavia, ho visto designer commettere spesso alcuni errori con i loro portfolio. Sono questi passi falsi a far si che questi designer non riescono a vendere correttamente, col proprio sito, il proprio lavoro.
1. Trasformarlo in un progetto artistico
Il tuo portfolio da designer è l’ultimo progetto personale che realizzi, quindi è comprensibile che lo affronti con l’obiettivo di creare un capolavoro. Miri a costruire qualcosa di fantastico e creativo, un sito che non solo metta in mostra il nostro lavoro ma che esprima la nostra identità. Perché è un modo sbagliato di procedere?
Innanzitutto, questo approccio crea molta pressione. I designer notoriamente procrastinano prima di lanciare il loro portfolio, ed è probabile per questo motivo. O hanno così tante idee che non sanno da dove cominciare, o vogliono che sia così perfetto da non essere mai soddisfatti della loro creazione.
Questo approccio può anche portare a un sito inutilizzabile. Sono tutto per fare un bel portfolio, ma quando siamo troppo concentrati su di esso, dimentichiamo i nostri utenti: i reclutatori, le aziende o i collaboratori che vogliono solo vedere il nostro lavoro, capire chi siamo e, si spera, contattarci.
L’UX è importante tanto per il nostro sito personale quanto per i nostri clienti, e animazioni abbaglianti, design eccessivamente complicati e flussi di utenti confusi distraggono solo dall’attività da svolgere.
2. Lasciare per ultimi i casi di studio
I casi di studio possono essere la parte più temuta della costruzione del portafoglio. Come designer, quando realizziamo il nostro portfolio, siamo più interessati alla qualità delle immagini, al creare un bellissimo layout che ci rappresenti. Partiti da lì, lasciamo sempre i casi di studio per ultimi.
Quindi
1. procrastiniamo la raccolta dei nostri casi di studio, rimandando la pubblicazione per mesi oppure
2. scriviamo un caso di studio che si adatti al nostro bellissimo layout: ciò, molto di rado si traduce in un caso di studio efficace, o ancora
3. saltiamo completamente la scrittura di casi di studio (incontro tantissimi casi di studio costituiti da una griglia di immagini senza contesto).
Invece di lasciare alla fine i tuoi casi di studio, inizia la stesura del tuo portfolio con loro. Questo ti aiuterà a creare dei layout di progetto più significativi che raccontano meglio la tua storia.
3. Cercando di impressionare altri designer
Non so a partire da quando o perché gran parte dei designer ricercano il successo nel confronto con i colleghi, nel tentare di impressionarli. Ci sforziamo così tanto di rapportarci con la comunità dei designer, dimenticando che non rappresentano assolutamente il nostro pubblico di destinazione.
Un design all’avanguardia, virtuosismi, potrebbero sembrare interessanti, ma aiutano un potenziale cliente a capire se ti adatteresti al suo progetto?
Progetta il tuo portfolio pensandolo rivolto a quello che stai cercando. Forse stai cercando un lavoro a tempo pieno, o forse nuovi clienti freelance, o forse stai davvero mirando a impressionare la comunità nel tentativo di collaborare con altri designer. In ogni caso, questi sono tutti obiettivi diversi: pensa a ciò che il tuo pubblico di destinazione deve sapere per apprezzare chi sei, come lavori e cosa sei capace di creare.